SPECIALE BERTONE - Vicina l’insolvenza
Da ieri ci sono due frecce in più
all´arco dei lavoratori della Bertone. Tutte e due sono state
scagliate durante l´udienza (anticipata) per discutere la
richiesta dei commissari di dichiarare l´insolvenza della
holding. La prima l´ha lanciata il ministro alle Attività
produttive Claudio Scajola, con un duplice parere favorevole:
riconoscimento dello stato di insolvibilità e sì
all´estensione dell´amministrazione straordinaria alla
holding. La seconda il pm Avenati Bassi che ha aderito all´istanza
di insolvibilità presentata dai commissari.
Due pareri che molto probabilmente il
presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Torino,
Francesco Donato, terrà nella giusta considerazione quando,
nei prossimi giorni, scriverà la sentenza con cui deciderà
se accogliere oppure no la richiesta dei commissari Stefano
Ambrosini, Vincenzo Nicastro e Giuseppe Perlo. Ma c´è di
più. Durante l´udienza al terzo piano del palazzo di
giustizia c´è stato spazio anche per un «coup de
theatre». A metà delle quasi due ore di dibattimento
dalla prima sezione civile del tribunale è arrivato il
pronunciamento sulla richiesta di messa in liquidazione della holding
del gruppo, avanzata dalle due figlie di Lilli Bertone, Barbara e
Marie Jeanne, riconoscendo «l´insanabile dissidio tra i
soci che rende ingestibile l´assemblea». In realtà,
il tribunale non ha disposto la messa in liquidazione, ma ha invitato
l´amministratore Gili a convocare una nuova assemblea per
nominare il liquidatore. In ogni caso questa procedura non si
sovrappone con quella invocata dai tre commissari: procedono su due
binari paralleli, destinati a non incontrarsi.
Cosa accadrà adesso? Tutto ruota
attorno alla sentenza del dottor Donato. Nessuno ieri, neanche tra i
sindacati, voleva dirsi ottimista. I commissari invece hanno evitato
qualsiasi commento. D´altronde sono mesi che lavorano al
riconoscimento dell´insolvibilità della holding per
poter così riportare sotto lo stesso tetto tutta l´azienda,
marchio e terreni compresi, "separati" dalla famiglia
Bertone quando l´azienda era già in crisi. Già,
la crisi. A questo proposito ieri è uscito un quadro un po´
più chiaro dei conti della storica carrozzeria. Lo ha
tracciato l´amministratore Gili. La capogruppo ha un patrimonio
di 30 milioni. Dunque dal punto di vista strettamente contabile non
si sente insolvente.
Ma la vera questione è
giuridica, non di bilancio. E così alla domanda su quanto ci
sia ancora in cassa, per fronteggiare i debiti, è uscita la
cifra di 360 mila euro. Una somma non in grado di coprire i debiti in
scadenza entro il 31 dicembre. Ed ecco che spunta «l´insolvenza
prospettica»: con due precedenti illustri, la stessa
carrozzeria Bertone e l´Alitalia. Entrambe avevano liquidità,
ma non tale da garantire la copertura in futuro. Di qui «l´insolvenza
prospettica» citata dall´avvocato Marco Arato dello
studio Bonelli&Pappalardo. Non solo: in questi mesi non sono
stati fatti dai soci versamenti per sanare in extremis l´insolvenza.
Confermando così quanto sostengono i commissari: Bertone è
una società che non è più in grado di far fronte
ai propri debiti.
Basterà per convincere il
presidente del tribunale a dichiarare l´insolvenza e permettere
così di uscire dall´impasse in cui la vicenda - e
soprattutto il futuro di 1240 lavoratori - è finita? Nessuno è
pronto a scommettere. Nell´attesa però ci si prepara a
un altro appuntamento importante: il vertice di venerdì al
ministero delle Attività produttive. Da Scajola andranno i tre
commissari, i presidenti di Regione e Provincia, il vicesindaco di
Torino. L´ideale sarebbe arrivarci con nella borsa la sentenza.
Le promesse di interesse per la storica carrozzeria ci sono già.
Neanche la crisi di queste settimane ha spento gli interessi di
quegli imprenditori, soprattutto stranieri, che hanno apprezzato la
capacità di fare auto delle tute blu Bertone.
(Repubblica, 11 novembre 2008)
Notizie correlate
- SPECIALE BERTONE - Le figlie tornano la vertice
- SPECIALE BERTONE - Verso la proroga a Gili
- BERTONE - Un bando per salvare la carrozzeria
- BERTONE - Scajola non sceglie i commissari
- SPECIALE BERTONE - La Fiom: Coinvolgere il Governo
- SPECIALE BERTONE - Assemblea operai sotto casa di Lili
- SPECIALE BERTONE - Sos degli enti locali al Governo
- SPECIALE BERTONE - Scontro Lilli-commissari
- SPECIALE BERTONE - La carta dell’amministratore straordinario
- SPECIALE BERTONE - Cinque possibil acquirenti