07.04.2009
BERTONE - Un bando per salvare la carrozzeria
Dovranno essere presentate entro il 7 maggio le
manifestazioni di interesse per l’acquisto di tutti o parte dei beni della
Bertone, la storica carrozzeria torinese da oltre un anno in amministrazione
straordinaria. L’invito dei commissari straordinari è stato pubblicato oggi.
Le manifestazioni di interesse, che dovranno essere presentate allo studio notarile torinese Marocco e Ganelli, dovranno avere come oggetto entrambi i complessi aziendali facenti capo alla Bertone e alle Carrozzerie, il complesso Carrozzerie Bertone e l’immobile di Grugliasco di proprietà Bertone. Eventuali manifestazioni di interesse per i marchi, i brevetti e l’archivio storico saranno prese in considerazione solo se saranno pervenute ai commissari anche manifestazioni di interesse per il solo complesso industriale.
La vendita dovrà poi essere autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico «Era ora. Non bisogna perdere altro tempo - commenta il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - perchè la crisi mangia le possibilità e la Bertone ne ha già perse molte. Speriamo che ci siano molte offerte».
«Siamo in attesa di capire chi davvero farà una proposta vincolante - aggiunge Lino La Mendola della Fiom - in grado di riassorbire tutti i lavoratori. Se il progetto industriale fosse credibile governo, istituzioni locali e banche dovranno fare la loro parte per trovare soluzione che salvi l’azienda». I lavoratori ancora in forza alla Carrozzeria Bertone sono 1.145, tutti in cassa integrazione da tre anni.
Le manifestazioni di interesse, che dovranno essere presentate allo studio notarile torinese Marocco e Ganelli, dovranno avere come oggetto entrambi i complessi aziendali facenti capo alla Bertone e alle Carrozzerie, il complesso Carrozzerie Bertone e l’immobile di Grugliasco di proprietà Bertone. Eventuali manifestazioni di interesse per i marchi, i brevetti e l’archivio storico saranno prese in considerazione solo se saranno pervenute ai commissari anche manifestazioni di interesse per il solo complesso industriale.
La vendita dovrà poi essere autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico «Era ora. Non bisogna perdere altro tempo - commenta il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - perchè la crisi mangia le possibilità e la Bertone ne ha già perse molte. Speriamo che ci siano molte offerte».
«Siamo in attesa di capire chi davvero farà una proposta vincolante - aggiunge Lino La Mendola della Fiom - in grado di riassorbire tutti i lavoratori. Se il progetto industriale fosse credibile governo, istituzioni locali e banche dovranno fare la loro parte per trovare soluzione che salvi l’azienda». I lavoratori ancora in forza alla Carrozzeria Bertone sono 1.145, tutti in cassa integrazione da tre anni.
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