17.12.2008

FIAT - Cassa anche a febbraio

Tredicesime meno ricche per gli operai Fiat, altri stop produttivi, contratti interinali e a termine non confermati. Gli effetti della crisi sono sempre più pesanti e la cassa integrazione si farà sentire sullo stipendio aggiuntivo di dicembre, quello che arriverà in questi giorni alle tute blu del Lingotto. Nella busta paga verranno a mancare dai 100 ai 150 euro, a seconda del livello, per gli addetti che sono stati lasciati a casa. Una brutta notizia alla vigilia di Natale.

L´azienda si era impegnata verbalmente con i sindacati a pagare per intero la tredicesima, senza tenere conto delle settimane di cassa accumulate dai lavoratori nel corso del 2008. L´extra di dicembre è frutto di un accantonamento mensile di quote di stipendio, ma per i giorni di cassa, quando si è in carico all´Inps, l´accantonamento viene sospeso.

Nell´incontro di ieri con Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl i rappresentanti dell´azienda hanno spiegato che Fiat non può mantenere l´impegno preso a voce. La tredicesima sarà pulita dalla cassa integrazione. A livello nazionale, infatti, per il Lingotto non tenere conto dei periodi in cui i lavoratori sono stati a casa avrebbe voluto dire sborsare dai 4 ai 6 milioni in più. La decisione di sforbiciare la tredicesima è un brutto segnale nei confronti dei lavoratori per i sindacati. In un momento in cui la gente ha bisogno di salario: «È grave il fatto che Fiat si sia dichiarata non in grado di mantenere l´impegno, assunto nel mese di ottobre, di pagare per intero la tredicesima», dice Enzo Masini, coordinatore nazionale della Fiat per la Fiom-Cgil. E aggiunge: «Ci saranno tagli consistenti alle buste paga, ma invece viene confermata la ripartizione agli azionisti dei dividendi, con un esborso di oltre 500 milioni. Perché non hanno deciso di risparmiare su questo fronte?». Ed Eros Panicali della Uilm sostiene che «le tredicesime vanno ripristinate con il saldo di gennaio».

E le brutte notizie non finiscono qui. Il programma di fermi produttivi per i primi mesi del 2009 si arricchisce di giorno in giorno di nuove settimane. Non solo. Nell´incontro con i sindacati il Lingotto ha anche annunciato che da gennaio la cassa coinvolgerà anche gruppi di impiegati degli Enti Centrali di Mirafiori. Rimarranno a casa pure i colletti bianchi del quartiere generale dell´auto di tutto il mondo. A Mirafiori gli addetti rientreranno a lavorare il 18 gennaio anziché il 12 e ci sarà un´altra settimana di fermo dal 2 all´8 febbraio. Al momento non si va oltre, anche se i sindacati temono che nel 2009, almeno nei primi sei mesi, nelle fabbriche del gruppo, a partire da quella di corso Agnelli, non si lavorerà più di due settimane al mese. Ed anche i 900 addetti della MiTo, l´unica vettura che sembrava quasi immune agli stop, saranno coinvolti nei fermi. Un duro colpo per i salari delle tute blu.

Il quadro è sempre più difficile e l´azienda ha spiegato che «a causa della grave crisi economica internazionale, non sussistono le condizioni per rinnovare l´accordo sindacale di gruppo». Gli incontri proseguiranno e Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto un faccia a faccia con l´ad Sergio Marchionne, possibile a breve, per capire come l´azienda intende muoversi. Le diverse sigle organizzeranno a gennaio una manifestazione unitaria «per chiedere al governo un intervento straordinario a sostegno dell´industria dell´auto e, più in generale, a favore del manifatturiero che produce innovazione tecnologica e occupazione».
(Repubblica, 17 dicembre 2008)

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