15.09.2008

SPECIALE BERTONE - I commissari incontrano Lilli

Si sono svolte oggi, lunedì 15 settembre, le assemblee dei lavoratori della Bertone, durante le quali si è fatto il punto sulla crisi dell'azienda dopo l'incontro avvenuto la settimana scorsa tra i commissari e le organizzazioni sindacali e vista anche l'imminente scadenza dell'amministrazione straordinaria.

I commissari hanno annunciato che incontreranno la signora Lilli Bertone, azionista principale, nella mattinata di mercoledì 17 per trovare un accordo che consenta loro di trattare con i possibili acquirenti anche la cessione del marchio e dei terreni. Tra i possibili acquirenti ci sarebbero anche un'azienda spagnola, che avrebbe dietro la Lotus, e una russa, che avrebbe rapporti con la Hiunday, e che quindi non sarebbero interessate al marchio. I commissari hanno anche spiegato che qualora non si trovi un accordo con la holding per trattare marchio e immobili, chiederanno al tribunale di estendere l'amministrazione straordinaria anche sulla holding stessa, per insolvenza. Intanto sono in attesa di capire se verrà rinnovato e con quali poteri il mandato di Maurizio Gili, che fino all'11 settembre è stato l'amministratore giudiziario della Bertone. Nella mattinata del 17 i sindacati incontreranno i commissari per fare il punto sulla vicenda.

 

Lino La Mendola, della Fiom-Cgil, dichiara: «Siamo ormai prossimi alla fine di questa vicenda, con il rischio concreto del fallimento della Bertone e di un disastro sociale per i quasi 1.200 dipendenti ancora rimasti. Le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di chiarezza: sono ormai 5 anni che vengono annunciate soluzioni che poi non ci sono. I gruppi industriali, compreso Rossignolo, che hanno manifestato interesse è ora che si facciano avanti, bisogna sbloccare la situazione. Serve una soluzione industriale che poggi su solide basi finanziarie e che garantisca prospettive occupazionali per tutti i dipendenti. Non vorremmo arrivare alla fine né con il fallimento né con soluzioni pasticciate».
 
Giorgio Airaudo, segretario provinciale Fiom, aggiunge: «Non c'è più tempo per illusioni e illusionisti. Non saranno le auto ad aria compressa a difendere i 1200 posti di lavoro della Bertone, né ci si può affidare a lettere di intenti di imprese che non quantificano occupazione e investimenti. È ora che tutti scoprano le proprie carte».



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