SPECIALE BERTONE - Lilli estromette le figlie
«Non ho fatto nemmeno le ferie
per seguire il progetto». Parole di pochi giorni fa, parole di
Lilli Bertone, vedova di Nuccio e presidente della holding che
controlla la Carrozzeria di corso Allamano, in un´intervista a
Repubblica dove la signora Bertone annuncia un piano per andare
avanti con la produzione e conferma di non voler vendere né il
marchio né i terreni ai gruppi interessati ad acquistare lo
stabilimento.
Che la presidente si sia concessa pochi giorni
di ferie è vero. Anche perché ha sfruttato agosto per
tentare di guadagnare una posizione di forza, rispetto alle figlie
Barbara e Marie Jeanne, nella cassaforte della famiglia, nella
società semplici, la NuBe, scatola che controlla l´impero
costruito da Nuccio, ad iniziare dalla holding. Pochi giorni prima di
Ferragosto si è rivolta ad un notaio genovese, Luigi Francesco
Risso, per trasformare la società da semplice a srl, facendosi
nominare amministratore. Una mossa che punta ad estromettere le
figlie che vorrebbero trovare una soluzione, dando il mandato di
vendere ai commissari che si stanno occupando delle Carrozzerie
(Stefano Ambrosini, Vincenzo Nicastro e Giuseppe Perlo) e che sono in
trattativa con cinque gruppi. Aziende, due cinesi, una indiana, una
russa e una spagnola, che si sono fatti avanti per dare un futuro
industriale all´azienda e garantire una parte dei posti di
lavoro.
Già in passato, prima dell´intervento dei
giudici e della procura, Lilli Bertone aveva tentato di mettere da
parte le figlie, pronte a trovare un accordo con Gian Mario
Rossignolo. Ma per un errore nella conversione tra le lire e gli
euro, fatto nel 2002, la signora Bertone ha ancora margini di
movimento e non vuole mollare. E per evitare di perdere l´azienda
al centro della vicenda è tornata la NuBe (acronimo che
starebbe per Nuccio Bertone) società semplice fondata nel 1985
con un capitale sociale di 1 milione di lire. Azioniste sono la
signora Ermelinda Cortese (nome da nubile di Lilli Bertone) con il 50
per cento del capitale, cioè una quota di 500 mila lire, e le
due figlie, Barbara e Marie Jeanne, ciascuna con una quota di 250
mila lire. Un modo studiato da Nuccio Bertone per evitare che nessuno
in famiglia avesse la maggioranza. Insomma, che potesse decidere in
maniera autonoma.
Nel 2002 con il cambio della
moneta dalla lira all´euro anche le quote sono state convertite
nella nuova valuta: nell´arrotondamento è stata la madre
ad avvantaggiarsi. Le sue 500 mila lire, divise per 1936,27 (il
valore ufficiale del cambio) hanno dato 258,2284 euro. Numero che è
stato arrotondato alla cifra superiore: 258,23 euro. Le due quote
delle figlie hanno seguito invece una sorte inversa: arrotondate alla
cifra inferiore sono diventate da 129,11 euro. Così la loro
somma dà 258,22 euro, un centesimo in meno della quota
materna, appunto.
Forte della maggioranza di un centesimo il
13 agosto Lilli Bertone, che sembra avvalersi sempre della
collaborazione di Truglia (ricomparso con le deleghe della signora
nell´ultima assemblea) si è presentata davanti al notaio
Risso di Genova e ha trasformato la società in Srl.
Trasformazione iscritta al registro delle imprese subito dopo, a
cavallo di Ferragosto. Mossa che rischia di complicare ancora di più
la situazione, che segna in modo chiaro la volontà della
signora Bertone di non cedere, di voler mantenere il controllo, quasi
come se nel frattempo non fosse successo nulla.
È
probabile che le figlie reagiranno a questo ennesimo blitz della
madre, così come i commissari cercheranno di «imporre»
alla proprietà di aprire una trattativa. Ma le questioni
legali allungano i tempi, anche perché sembra ad una prima
analisi che il blitz di Lilli Bertone sul piano formale sia corretto,
e di giorni, prima del fallimento delle Carrozzerie, ne rimangono
pochi.
(Repubblica, 6 settembre)
Notizie correlate
- SPECIALE BERTONE - Cinque possibil acquirenti
- SPECIALE BERTONE - La mossa dei commissari
- BETONE STILE E R&D, QUANTI PROBLEMI
- VOLANTINAGGIO ALL’INAUGURAZIONE DELLA EX BERTONE
- QUOTE SINDACALI: FIAT CONDANNATA ANCHE ALLA BERTONE
- BERTONE - Rossignolo verso l’acquisizione
- BERTONE - Un bando per salvare la carrozzeria
- BERTONE - Scajola non sceglie i commissari
- SPECIALE BERTONE - Vicina l’insolvenza
- SPECIALE BERTONE - La Fiom: Coinvolgere il Governo