BETONE STILE E R&D, QUANTI PROBLEMI
Passati
alcuni mesi dal presidio, i problemi
dei
lavoratori
di
Bertone
Stile e
Bertone
R&D sono
ancora aperti.
Bertone
Stile (di
proprietà all'80% di Lilly Bertone e al 20% di una finanziaria) è
in
liquidazione,
è stato richiesto il concordato
preventivo “in
bianco” (inizialmente concesso per 60 giorni e prorogato, su
richiesta dell’azienda, di altri 60 giorni) e sono stati nominati
dal tribunale di Torino sia il commissario
che
il consulente
del lavoro,
il che determina un percorso definito.
Per
Bertone
R&D (di
proprietà al 90% di Bertone 100 – che detiene il marchio Bertone
–, al 5% di Marco Filippa e al 5% altri) la situazione
è
ancora più drammatica.
L'azienda infatti ha fino a luglio 2014 in carico i lavoratori ex
Tedi (proprietà al 100% di Marco Filippa) per cui è stato richiesto
il concordato in bianco; inoltre l’amministratore
delegato Marco Filippa si
è di nuovo reso irreperibile,
più nessuno è presente in azienda e i lavoratori sono alle prese
con problemi
pratici che
a causa dell’azienda sono irrisolvibili: non
sono stati consegnati i Cud nei
termini di legge per cui i lavoratori non possono presentare la
dichiarazione dei redditi; non
sono stati consegnati i
listini
paga
delle mensilità
non corrisposte (ottobre,
novembre, dicembre e tredicesima) e a causa di questo i lavoratori
non
riescono a
ottenere
dalle
banche l’anticipo
della cassa
integrazione straordinaria
e di conseguenza molti di loro si trovano in condizioni drammatiche
per mancanza di soldi; non
vengono rendicontate le
ore
di
cassa
integrazione ordinaria
e in deroga per cui l’Inps,
pur essendo approvato la cassa, non
procede al
pagamento;
non viene data alcuna informazione in merito alla situazione
aziendale.
Molti
lavoratori Bertone R&D (almeno 30) si sono rivolti all’ufficio
vertenze della Fiom-Cgil per il recupero dei propri crediti e, visto
che da parte aziendale non è arrivata alcuna risposta, le pratiche
sono ormai nella fase legale. A fronte di questa situazione i
lavoratori si vedono costretti a tutte le denunce del caso.
Marinella
Baltera,
della Fiom-Cgil, dichiara:
«È incomprensibile e irresponsabile questo atteggiamento, non si
capisce perché si dichiara di avere trovato i finanziamenti per
proseguire l’attività e acquisire le commesse di Bertone Stile per
poi sparire. L’amministratore delegato si è dimostrato una persona
non seria né affidabile, non avendo più volte mantenuto la parola
data. Non sappiamo se la proprietà, la signora Lilly Bertone, sia a
conoscenza della situazione ma visto che ha più volte dichiarato di
avere a cuore la situazione dei dipendenti le chiediamo di
intervenire con urgenza per risolvere sia gli obblighi amministrativi
sia per definire cosa ne sarà dei lavoratori Bertone R&D visto
che si erano impegnati a chiedere il concordato se non avessero
trovato i finanziatori per pagare gli arretrati. Concordato che
doveva essere richiesto entro il 2013 e che ad oggi non è stato
presentato con l’aggravante che sono tutti irreperibili».
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