CONCLUSA LA PROCEDURA: 25 LICENZIAMENTI ALLA TUBIFLEX
Giovedì
2 agosto,
presso la Regione Piemonte, si è conclusa
senza
accordo
la
procedura
per
il licenziamento
di
25
lavoratori avviata
dalla Tubiflex
di
Orbassano, azienda metalmeccanica con 170 dipendenti che produce
raccorderia idraulica per impieghi industriali.
La
Fiom-Cgil
non ha firmato il verbale di fine procedura,
sottoscritto solo dalla Fim-Cisl, che pure non ha rappresentanza in
azienda.
La
Fiom-Cgil,
ritenendo immotivati i licenziamenti, ha proposto
l’utilizzo
di strumenti quali la cassa
integrazione e
i contratti
di
solidarietà
per
fronteggiare le difficoltà. L’azienda ha mantenuto le iniziali
intenzioni di procedere con i licenziamenti.
Contro
i licenziamenti lavoratori
continuano,
nonostante
le intimidazioni,
il presidio
dello
stabilimento
di
strada Torino 25 (Orbassano), iniziato una settimana fa, pur
quotidianamente identificati e fotografati dai Carabinieri della
locale stazione con uno zelo degno di ben altre situazioni.
Vittorio
De Martino,
della segretaria provinciale Fiom-Cgil, dichiara:
«L’azienda,
con il sostegno dell’Amma, vuole sperimentare per prima le
sciagurate modifiche all’articolo 18 introdotte dal ministro
Fornero e dal Parlamento, procedendo unilateralmente con
licenziamenti ingiustificati. La Fiom-Cgil è al fianco dei
lavoratori Tubiflex in lotta e attiverà ogni iniziativa utile ad
impedire i licenziamenti».
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