AGRATI CONFERMA 82 LICENZIAMENTI
Nel
corso dell'incontro, le organizzazioni
sindacali hanno
chiesto
di
ritirare
la
procedura di licenziamento,
vista la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali tanto
più che l'azienda dal 2009 a oggi non ha richiesto neanche un'ora di
cassa integrazione (in alcuno dei suoi stabilimenti). L'azienda
ha risposto che intende
confermare la
cessata
attività,
motivata da un calo
della
domanda,
ha preso atto delle richieste dei rappresentanti dei lavoratori e si
riserva di fornire una risposta la prossima settimana.
Marinella
Baltera,
della Fiom-Cgil, dichiara:
«Bisogna fermare questa scelta criminale, non possiamo permetterci
di perdere questi posti di lavoro avendo a disposizione tutti gli
ammortizzatori sociali. È necessario che anche le istituzioni
intervengano perché non ci troviamo di fronte a una realtà decotta
ma a un'azienda sana che ha lavoro: si tratta semmai di redistribuire
le produzioni sui vari stabilimenti, salvaguardando i livelli
occupazionali».
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