AGRATI, CONFERMATI 82 LICENZIAMENTI
Lunedì
24 febbraio,
all'Unione industriale si è svolto un incontro
sulla
situazione della Agrati,
azienda che produce viti e bulloni e che ha annunciato la decisione
di cessare
l'attività
nello
stabilimento
di
Collegno
e
di licenziare
tutti gli 82 dipendenti.
L'azienda
ha
ribadito
la
volontà di cessare
l'attività,
confermando i licenziamenti,
aprendo alla possibilità di stabilire un percorso condiviso, con
incentivi e cassa integrazione. La Fiom-Cgil
ha rifiutato
la
proposta,
ritenendo inaccettabili
i
licenziamenti.
Marinella
Baltera,
della Fiom-Cgil, dichiara:
«Quella della Agrati è una scelta socialmente criminale: non è
ammissibile la chiusura di uno stabilimento che è in attivo, dentro
un gruppo che ha lavoro, i bilanci in positivo e non ha mai chiesto
un giorno di cassa integrazione. L'azienda si assume la
responsabilità sociale di quello che sta facendo».
Federico
Bellono,
segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara:
«Si tratta di una vicenda inconcepibile, in una situazione in cui di
aziende effettivamente in crisi ce ne sono già troppe. Occorre che i
lavoratori non vengano lasciati soli ma ci sia un'iniziativa forte
anche da parte della politica e delle istituzioni a tutti i livelli
per far recedere l'azienda dalle sue inaccettabili decisioni».
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