03.10.2008

AXON - Incontro all’Amma su procedura licenziamenti

Si è tenuto ieri, presso l’AMMA di Torino, il primo incontro tra le OO.SS. FIM CISL e FIOM CGIL e i rappresentanti della AXON di Rondissone, nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo che l’azienda ha attivato a seguito della decisione di cessare l’attività. Le RSU insieme ai 65 dipendenti AXON hanno manifestato davanti la sede dell’incontro per lunghe ore, in attesa di un esito positivo che purtroppo però non è arrivato.
Durante l’incontro, infatti, i rappresentanti della Axon hanno ribadito la loro sciagurata intenzione, nonostante le OO.SS. abbiano messo in discussione, entrando nel merito, tutte le argomentazioni che motivano la chiusura di Rondissone.

Peraltro a smontare le argomentazioni di Axon ci ha pensato la stessa Lavazza, unico cliente dello stabilimento, che incontrando nei giorni scorsi le OO.SS. ha dichiarato che il prodotto “Lavazza Point” non è affatto residuale e nel 2008 ha anche leggermente aumentato la produzione, confermando peraltro la continuità dei rapporti con l’azienda anche per il futuro.
Forti di queste informazioni le OO.SS hanno chiesto la sospensione della procedura di licenziamento ed hanno espresso ai responsabili dell’Axon la possibilità di discutere di riorganizzazione dell’azienda, valutando ogni possibilità per tentare di salvare l’occupazione dei 65 dipendenti, i quali altrimenti rischierebbero solo di far parte del già elevato numero di disoccupati che ci sono sul territorio con scarse probabilità di essere ricollocati.
Le posizioni dei rappresentanti Axon alla trattativa sono invece state sostenute esclusivamente attraverso la burocratica ed arrogante formula “tanto il C.d.A. ha già deciso” e chiedendo al sindacato di condividere la chiusura di Rondissone gestendo soltanto l’impatto dei licenziamenti. L’incontro è stato riconvocato per il 23 ottobre,
ma naturalmente non possiamo accettare la strada dei licenziamenti e continueremo ad opporci a questo piano aziendale. Nei prossimi giorni, insieme ai lavoratori metteremo in campo nuove iniziative, nell’intento di cercare il massimo sostegno delle istituzioni locali, Regione e Provincia in testa, ma anche dei comuni maggiormente interessati (Rondissone, Chivasso, Settimo Torinese). E continueremo a chiedere alla Lavazza, che fino a 5 anni fa era il proprietario di Axon, ricordandole che questi operai ed impiegati sono tutti figli suoi, di intervenire per aiutare l’azienda a tornare indietro dalle sciagurate decisioni assunte e trovare soluzioni diverse.



Rondissone, 03 Ottobre 2008



Fim Cisl Fiom Cgil



Axon

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