AGRATI, ORA INTERVEGNA IL GOVERNO
Nel
corso dell'incontro, l'azienda ha dettagliato il piano presentato
questo lunedì. Nello specifico, è emerso che il progetto
di
riqualificazione
industriale dell'area
non
prevede attualmente
tempi,
interlocutori
o
investimenti
definiti,
per cui la quota di lavoratori che verrebbero ricollocati nell'ambito
di questo progetto è assolutamente vaga. Inoltre l'azienda ha
offerto incentivi per quei lavoratori (al massimo una trentina) che
accettassero l'ipotesi di ricollocazione negli impianti Agrati di
Vercelli, Chambery, Veduggio e Dolzago (in provincia di Monza).
Marinella
Baltera,
della Fiom-Cgil, dichiara:
«Questo piano è assolutamente strumentale perché è impossibile
per i lavoratori accettare un'occupazione a 200 chilometri di
distanza. Abbiamo ormai esaurito tutte le possibilità di mediazione
sul territorio: adesso chiediamo che intervenga il governo per
impedire la chiusura di uno stabilimento che, anche a fronte del
piano presentato dall'azienda, siamo sicuri che lavoro ne abbia».
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