26.03.2014

AGRATI, ORA INTERVEGNA IL GOVERNO

Mercoledì 26 marzo, si è svolto un nuovo incontro in Regione sulla situazione della Agrati, che ha chiesto la chiusura dello stabilimento di Collegno nel quale lavorano 82 persone.

Nel corso dell'incontro, l'azienda ha dettagliato il piano presentato questo lunedì. Nello specifico, è emerso che il progetto di riqualificazione industriale dell'area non prevede attualmente tempi, interlocutori o investimenti definiti, per cui la quota di lavoratori che verrebbero ricollocati nell'ambito di questo progetto è assolutamente vaga. Inoltre l'azienda ha offerto incentivi per quei lavoratori (al massimo una trentina) che accettassero l'ipotesi di ricollocazione negli impianti Agrati di Vercelli, Chambery, Veduggio e Dolzago (in provincia di Monza).

Marinella Baltera, della Fiom-Cgil, dichiara: «Questo piano è assolutamente strumentale perché è impossibile per i lavoratori accettare un'occupazione a 200 chilometri di distanza. Abbiamo ormai esaurito tutte le possibilità di mediazione sul territorio: adesso chiediamo che intervenga il governo per impedire la chiusura di uno stabilimento che, anche a fronte del piano presentato dall'azienda, siamo sicuri che lavoro ne abbia».

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