13.10.2008

PROCESSO THYSSENKRUPP - Chiesto il rinvio a giudizio

«Abbiamo chiesto il rinvio a giudizio di un imputato per il reato doloso, degli altri per omicidio e incendio colposo, di tutti e 6 per omissione dolosa di cautele antinfortunistiche e della società per omicidio colposo commesso dai singoli perchè riteniamo che il reato sia stato commesso nell'interesse e a vantaggio della società». È questa la richiesta formulata stamattina dai pm Francesca Traverso e Laura Longo alla ripresa delle udienze preliminari del processo Thyssenkrupp, per l'incendio nella notte del 6 dicembre in cui persero la vita sette operai.
I due magistrati, dopo una breve ricostruzione dell'evento, hanno concentrato il loro intervento sui profili di colpa e sui soggetti responsabili, ripercorrendo tutti i reati e gli elementi che hanno portato l'accusa a ipotizzare reati di tipo doloso. Fra questi elementi come l'incendio precedente a quello del 6 dicembre dello scorso anno alle indicazioni assicurative che avrebbero reso evidente, secondo l'accusa, che c'erano da fare interventi urgenti in materia di prevenzioni incendi. Secondo la Procura uno degli elementi tali da far ipotizzare il comportamento doloso sarebbe stata la decisione di posticipare gli interventi nello stabilimento torinese dopo il trasferimento della produzione a Terni. Per il procuratore Raffaele Guariniello quanto è successo «non è colpa della scelta di un singolo, ma di una politica aziendale» e si tratta di «reati commessi nell'interesse e a vantaggio della società».
Durante l'udienza è anche stato reso noto un documento interno alla ThyssenKrupp, sequestrato dalla Procura durante le indagini. La nota, che non è stata possibile attribuire finora a nessun dirigente, contiene alcune valutazioni sulla vicenda e una descrizione di quella che, secondo l'estensore, è la situazione torinese: «Alcuni dei maggiori sindacalisti provengono dalla scuola filocomunista», e la città è stata «anche una culla delle brigate rosse». Nel capoluogo piemontese, da molti anni - prosegue il documento - il giudice Guariniello conduce accertamenti «controversi e approfonditi» sulle grandi aziende della zona, e «la Procura ostenta un'attenzione particolarmente intransigente in materia di reati industriali».
L'udienza è stata aggiornata alla fine di ottobre.

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