17.10.2008

CASO ETERNIT - Saranno risarcite le vittime

Un riconoscimento in denaro per i morti e malati Eternit, dopo la richiesta di rinvio a giudizio, mossa dell’imputato Stephan Schmidheiny, ultimo discendente della famiglia svizzera che ha gestito a lungo la multinazionale del cemento-amianto. Il magnate (fra i più ricchi del mondo secondo Forbes) si offre di risarcire le vittime dell’amianto. E lo fa con un comunicato stampa del suo legale italiano, Astolfo Di Amato: «Becon Ag, società facente capo a Stephan Schmidheiny, offre un indennizzo agli ex lavoratori degli stabilimenti italiani o ai loro eredi». La proposta riguarda chi «abbia contratto malattie derivanti dalla esposizione alle polveri di amianto avendo lavorato in Eternit dal 1° gennaio 1973 al 4 giugno 1986 e, cioè, dal momento in cui il Gruppo svizzero ha iniziato ad avere un ruolo di riferimento nelle società italiane sino alla loro dichiarazione di fallimento». I cittadini morti sono esclusi.
Poi: «Becon chiede, per la gestione della procedura di liquidazione degli indennizzi, la collaborazione dell’Associazione Famigliari Vittime Amianto di Casale Monferrato (…). La previsione di esborso è di alcune decine di milioni di euro». Sarebbero 4-500 gli ex lavoratori (o eredi) destinatari dell’offerta. Mal contati, aderissero tutti, l’offerta Becon sarebbe di 20 milioni di euro, a ciascuno andrebbe al massimo una somma superiore ai 50 mila euro. Precisazione finale: «La proposta nasce in linea con lo spirito filantropico e la sensibilità sociale» di Schmidheiny.
 
(La stampa, 17 ottobre 2008)

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  • Stephan Schmidheiny, il patron della Eternit Stephan Schmidheiny, il patron della Eternit

    Stephan Schmidheiny, uno degli uomini pi ricchi del mondo secondo Forbes, si offerto di risarcire le vittime della Eternit