30.10.2008
PININFARINA - Inaccettabili licenziamenti e ridimensionamento
Oggi
pomeriggio, negli stabilimenti Pininfarina di Bairo
e
di San
Giorgio Canavese, i
lavoratori hanno effettuato un'ora di sciopero con adesione oltre
l'80%, a seguito delle notizie riportate oggi sulle pagine torinesi di Repubblica,
secondo le quali sarebbe allo studio la chiusura di due dei tre
stabilimenti attuali (tutti in Piemonte) con almeno 700 esuberi.
Domani ci sarà l'incontro con le banche sul debito e allo
studio ci sarebbe l'ipotesi di un prestito convertendo, con
modalità analoghe a quello utilizzato durante la crisi della
Fiat.
Giorgio
Airaudo,
segretario provinciale Fiom, commenta così le ipotesi sul
futuro di Pininfarina:
«Chiediamo
che ci sia al più presto un incontro
con l'azienda,
incontro più volte richiesto e atteso da tempo. Bisognerà
verificare la reale
volontà dell'azienda
di proseguire
la
propria missione
industriale e se
manterrà l'impegno
di innovazione di prodotto a
lavorare sull'auto
elettrica,
impegno che se fosse mantenuto dovrebbe trovare il sostegno di tutto
il sistema economico piemontese, pubblico e privato. In ogni caso non
sono per
noi accettabili
i
licenziamenti
e
il ridimensionamento
dei
siti
produttivi».
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