16.10.2009
No all’accordo separato
La Fiom Cgil giudica profondamente negativa l’intesa separata Federmeccanica, Fim e Uilm.
Nonostante
i nostri sforzi perché non si giungesse a questo punto, si colpiscono il
salario, i diritti, la democrazia e viene recepito integralmente l’accordo separato del
15 aprile sul sistema contrattuale aprendo la via alle deroghe e alla
limitazione dei diritti.
- <Il testo sottoscritto da Fim e Uilm colpisce la contrattazione aziendale, con vincoli e procedure di controllo, conciliazione e arbitrato, finora sempre respinti;
- Per quanto riguarda il
salario, il risultato è una svalutazione della funzione del CCNL.
(un lavoratore di terzo livello riceverà, per il primo anno, poco più di 15 euro netti);
- La durata triennale non tutela davvero il salario in caso di crescita dell’inflazione;
- Viene cancellata una conquista storica dei metalmeccanici: la rivalutazione del valore punto per gli aumenti contrattuali. Così si programmano sin d’ora aumenti contrattuali ancor più bassi di quelli finora ottenuti;
- L’accordo non risponde in alcun modo alla necessità di interventi d’urgenza contro la crisi e i licenziamenti ma, al contrario, rinvia tutta la materia al nuovo ente bilaterale, nel quale confluiranno fondi di cui non è chiaro né l’utilizzo né la funzione.
- E' particolarmente grave la violazione delle più elementari regole democratiche, contenuta nella stessa stipula di questo accordo. Il Contratto nazionale firmato unitariamente nel 2008 è ancora in vigore ma Fim e Uilm l’hanno unilateralmente disdettato, pur rappresentando solo un terzo dei metalmeccanici.
La Fiom chiede a Fim e Uilm di effettuare tra le lavoratrici e i lavoratori
metalmeccanici un referendum ove confrontare, in modo trasparente, le ragioni
del sì e del no all’accordo separato, e il cui risultato sia vincolante per tutti.
Se Fim e Uilm rifiuteranno questa proposta si assumeranno
la gravissima responsabilità di espropriare le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici
del loro contratto nazionale.
Federmeccanica,
che ha scelto la via dell’accordo separato, si assume l’onere di aver
perseguito un’intesa dannosa per i lavoratori, utilizzando le difficoltà della
crisi.
E’ una scelta miope, che segnala l’incapacità di
Federmeccanica e di Confindustria di affrontare la crisi economica rispettando i diritti e le esigenze del
mondo del lavoro.
La Fiom assumerà tutte le iniziative necessarie per contrastare gli effetti di questa intesa e per riconquistare con i lavoratori un contratto nazionale degno di questo nome.
Fiom Cgil Torino
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