28.03.2013

SKF RINUNCIA AD APPLICARE ACCORDO SEPARATO

La Skf ha comunicato alle Rsu la decisione di non applicare l'accordo sottoscritto da Fim e Fali-Fismic il 23 febbraio, ma non dalla Fiom-Cgil e dalla Uilm, che trasformava i minimi tabellari del contratto nazionale in aumenti totalmente variabili legati alla redditività e alla produttività aziendale.

Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil, dichiara: «La scelta di non applicare l'accordo conferma le obiezioni che aveva avanzato la Fiom-Cgil nei confronti di quel testo: il salario contrattato nazionalmente ha una funzione di tutela del potere d'acqusito e deve essere separato dal salario aziendale, legato agli obiettivi di produttività e redditività. Nel caso dell'accordo separato non applicato da Skf ci saremmo trovati di fronte a un ulteriore stravolgimento della logica del contratto nazionale stesso. Come Fiom-Cgil manteniamo la disponibilità a discutere del salario aziendale, evitando deroghe sui minimi contrattuali e incrementandoli in ragione dell'aumento del costo della vita».

SKF

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