25.10.2008

LA NOTA - Affrontiamo quest’autunno caldo

Quello che abbiamo davanti è un periodo estremamente difficile. La Fiom e la Cgil tutta sono sotto attacco diretto del Governo e di Confindustria, che puntano a cambiare la natura e a ridimensionare il ruolo del sindacato: ceracano di portarci fuori dai luoghi di lavoro e lontano dalla rappresentanza diretta dei lavoratori e mirano a ridurre il ruolo politico e contrattuale delle confederazioni. Confindustria poi pensa che sia arrivato il momento per chiudere definitivamente il conflitto capitale-lavoro, ovviamente a favore del capitale.

In più, siamo di fronte alla più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi. Quasi 300 aziende nella sola provincia di Torino hanno già chiesto la cassa integrazione, che va a coinvolgere 22.000 lavoratori; e i primi a cadere sotto i colpi di questa crisi sono gli oltre 2.600 precari che non sono stati confermati, veri e propri licenziamenti silenziosi a cui non dobbiamo assuefarci.

La Fiom e la Cgil hanno deciso di reagire e di dire un forte NO alle politiche del governo che porteranno ad abbattere i salari, a ridimensionare la scuola pubblica, a militarizzare le nostre città, a svuotare la dialettica democratica. La crisi non può essere affrontata unicamente tutelando i risparmi ma è necessario difendere i posti di lavoro, evitare i licenziamenti, aumentare l'indennità di cassa integrazione e impedire la chiusura di ogni singola fabbrica.

Per affrontare questa situazione siamo chiamati tutti a partecipare alle mobilitazioni straordinarie che ci saranno nei prossimi giorni, e a lavorare con il massimo impegno per difendere i diritti e le condizioni di vita dei lavoratori.

Giorgio Airaudo

La nota

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