LA NOTA - Affrontiamo quest’autunno caldo
Quello che abbiamo davanti è un
periodo estremamente difficile. La Fiom e la Cgil tutta sono sotto
attacco diretto del Governo e di Confindustria, che puntano a
cambiare la natura e a ridimensionare il ruolo del sindacato:
ceracano di portarci fuori dai luoghi di lavoro e lontano dalla
rappresentanza diretta dei lavoratori e mirano a ridurre il ruolo
politico e contrattuale delle confederazioni. Confindustria poi pensa
che sia arrivato il momento per chiudere definitivamente il conflitto
capitale-lavoro, ovviamente a favore del capitale.
In più, siamo di fronte alla più
grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi. Quasi 300 aziende nella
sola provincia di Torino hanno già chiesto la cassa
integrazione, che va a coinvolgere 22.000 lavoratori; e i primi a
cadere sotto i colpi di questa crisi sono gli oltre 2.600 precari che
non sono stati confermati, veri e propri licenziamenti silenziosi a
cui non dobbiamo assuefarci.
La Fiom e la Cgil hanno deciso di
reagire e di dire un forte NO alle politiche del governo che
porteranno ad abbattere i salari, a ridimensionare la scuola
pubblica, a militarizzare le nostre città, a svuotare la
dialettica democratica. La crisi non può essere affrontata
unicamente tutelando i risparmi ma è necessario difendere i
posti di lavoro, evitare i licenziamenti, aumentare l'indennità
di cassa integrazione e impedire la chiusura di ogni singola
fabbrica.
Per affrontare questa situazione siamo
chiamati tutti a partecipare alle mobilitazioni straordinarie che ci
saranno nei prossimi giorni, e a lavorare con il massimo impegno per
difendere i diritti e le condizioni di vita dei lavoratori.
Giorgio Airaudo
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