IVECO E MIRAFIORI, ANCORA SCIOPERI SUL PREMIO
Fermi
anche
i lavoratori dell'Iveco Stura:
l'adesione è stata del 100% tra gli operai e 1.500 lavoratori sono
usciti in corteo lungo
corso
Giulio Cesare.
Dalle
12
alle
14 si
sono fermati poi, sempre a Mirafiori, anche i lavoratori della
Costruzione
Stampi
e
delle Presse.
Anche oggi, hanno di nuovo scioperato i lavoratori della Itca di
Grugliasco. Le iniziative proseguiranno nel pomeriggio sul secondo
turno.
Le
agitazioni
sono motivate dalla forte preoccupazione
per
quanto
riguarda il pagamento del saldo del premio
di risultato:
il premio di risultato prevede infatti una parte fissa (che viene
pagata mensilmente) più un conguaglio annuale che viene corrisposto
a luglio. Già lo scorso anno il conguaglio era stato ridotto da
1.300 a 600 euro, con un accordo separato non votato dalla Fiom. I
lavoratori temono quindi che venga ulteriormente decurtato.
Intanto
la
Fiat
ha
già
comunicato una nuova
settimana di
cassa per il periodo
successivo alla ferie:
2.168
lavoratori
degli
Enti
Centrali
si
fermeranno
nella
settimana
dal
23
al 29 agosto.
Giorgio
Airaudo,
segretario regionale Fiom-Cgil, dichiara:
«I
lavoratori
del gruppo Fiat stanno già pagando duramente la crisi: in
assenza di incentivi quest'anno è peggiore del precedente e
l'autunno rischia di aggravare ulteriormente il ricorso alla cassa
integrazione. Il mancato pagamento del saldo del premio rende inoltre
ancora più pesante per i lavoratori il problema del reddito. Non si
può parlare solo di che cosa succederà tra due o tre anni, bisogna
affrontare la crisi qui e ora e trovare delle misure di sostegno al
reddito. La
Fiat, con la scarsa attenzione ai problemi dei suoi lavoratori,
rischia di aumentare la tensione sociale nel paese».
Federico
Bellono,
segretario provinciale della Fiom-Cgil, aggiunge:
«I
lavoratori
avvertono il rischio che la cifra del premio possa essere
ulteriormente rispetto allo scorso anno ridotta tanto più che Fiat
aveva preannunciato nei mesi scorsi l'intenzione di assorbire gli
aumenti contrattuali riducendo l'entità del premio. Siamo di fronte
a fatti che fanno il pari con gli scioperi su Pomigliano e che
segnalano un malessere profondo che Fiat farebbe bene a prendere in
considerazione. È curioso che a Torino si scioperi da due giorni,
che tutto questo si svolga a due passi da Lingotto, dove Marchionne
si è riunito con Fim e Uilm, e che nessuno ritenga opportuno
commentare queste agitazioni».
Notizie correlate
- TERZO GIORNO DI SCIOPERI IN FIAT SUL PREMIO
- SCIOPERO A MIRAFIORI SUL PREMIO DI RISULTATO
- SCIOPERI E PRESIDI PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
- MANITAL IN SCIOPERO SUL PREMIO DI RISULTATO
- GRANDE SUCCESSO PER LO SCIOPERO GENERALE
- LA FIOM TORNA DAVANTI A MIRAFIORI
- DISTRIBUITO A MIRAFIORI IL TESTO DELL’ACCORDO
- MIRAFIORI NON CHIUDERA’!
- SCIOPERO NAZIONALE GRUPPO FIAT
- AIRAUDO: ”SERVE UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE”