MIRAFIORI NON CHIUDERA’!
Oggi sono state presentate le iniziative
della
Fiom-Cgil
in
vista del referendum
tra
i lavoratori
sull'accordo
per il futuro delle Carrozzerie di Mirafiori. Consultazione che
avverrà venerdì 14 gennaio.
A
partire da domani,
giovedì
6,
un camper
della
Fiom-Cgil girerà
per le strade e i mercati di Torino per distribuire, insieme con lo
Spi-Cgil un volantino,
per
una campagna straordinaria di informazione rivolta non solo ai
lavoratori ma a tutta la cittadinanza sui contenuti dell'accordo. La
campagna partirà domani
pomeriggio,
alle 16, con un presidio in piazza Castello, angolo via Garibaldi.
Il
28
gennaio si
terrà lo sciopero
generale dei
metalmeccanici
piemontesi con
manifestazione
regionale a Torino per
dare continuità a una vertenza che non si conclude alle Carrozzerie
di Mirafiori ma se necessario continuerà fabbrica per fabbrica.
Giorgio
Airaudo,
responsabile auto per la segreteria nazionale della Fiom-Cgil,
dichiara:
«La Fiat vuole imporre ai lavoratori un referendum della paura, con
il ricatto “o voti a favore o chiudo lo stabilimento”. È
gravissimo che si chieda il consenso ai lavoratori su un accordo che
cambia la loro vita senza che i firmatari sentano il dovere di
chiedere le assemblee per spiegarlo: noi invece le faremo.
Consideriamo comunque illegittima questa consultazione perché non si
può chiedere alle lavoratrici e ai lavoratori di rinunciare a
libertà costituzionali, come il diritto di sciopero. Questi aspetti
non c'entrano nulla con l'aumento di produttività o gli
investimenti: Marchionne vuole imporre in Italia un modello di
sindacato americano, aziendalista e neo-corporativo, che non ha alcun
precedente in Europa. Ed è falso dire che senza queste clausole non
si possono produrre auto a Torino, che è uno dei sette posti al
mondo dove si costruiscono da oltre 100 anni, se la Fiat non è in
grado di produrre qua non vedo come possa altrove. Comunque
vada il referendum, la Fiom non lascerà soli i lavoratori: gli
amministratori delegati passano, noi restiamo. ».
Federico
Bellono,
segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara:
«A Natale ci hanno fatto un pessimo regalo, con l'accordo del 23
dicembre: iniziamo domani le nostre iniziative nella speranza che
l'Epifania sia foriera di migliori risultati. In ogni caso qualunque
siano le decisioni delle altre organizzazioni in ogni caso, la
prossima settimana organizzeremo le nostre assemblee in fabbrica».
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