15.07.2010
E CONTINUANO LE AGITAZIONE: SESTO GIORNO DI SCIOPERI
Questa mattina, giovedì 15 luglio, sono continuate, per il sesto giorno consecutivo, le agitazioni dei lavoratori del gruppo Fiat sul premio di risultato, dopo che tra l'altro ieri a Roma l'azienda ha comunicato che non pagherà il saldo di luglio del premio. I lavoratori dell'Iveco si sono fermati per due ore di sciopero, indetto unitariamente: l'adesione è stata del 90% tra gli operai, e oltre 1.000 lavoratori sono andati in corteo intorno allo stabilimento, su strada Settimo, per finire davanti alla palazzina degli uffici, dove c'è stato un breve comizio. A Mirafiori, si sono fermati per due ore di sciopero, indetto solo dalla Fiom, i lavoratori delle Meccaniche, del Motor Village e della Fenice. Due ore di sciopero, con adesioni dell'oltre il 90% e presidi davanti ai cancelli, anche alla Itca di Grugliasco e alla Marelli sospensioni di Rivalta. Giorgio Airaudo, segretario regionale Fiom-Cgil, dichiara: «Ci sono due pessime notizie oggi per i lavoratori di Fiat. La prima è che andranno in ferie con meno soldi, perché il premio non viene pagato; la seconda è che i dati di mercato di Fiat sono in picchiata e dimostrano la scelta sbagliata dei governi europei di non concordare una politica comune di incentivi, e questo prepara per l'autunno un aumento della cassa integrazione. Non è possibile che il rilancio della Fiat e "Fabbrica Italia" siano costruite con i risparmi sul costo del lavoro e con una limitazione dei diritti dei lavoratori. Serve una mobilitazione nazionale per salvaguardare un importante settore industriale come quello dell'autoveicolo e serve sostenere i redditi dei lavoratori e delle loro famiglie. Infine, i licenziamenti da Torino a Melfi sono illegittimi e li respingeremo in ogni sede, né i lavoratori né la Fiom-Cgil che sta vicino ai lavoratori si fanno intimidire da questi vecchi arnesi». Federico Bellono, segretario provinciale Fiom-Cgil, dichiara: «È evidente che i lavoratori non accettano e non capiscono l'atteggiamento di chiusura di Fiat sul premio, e l'azienda non riesce a capire le aspettative e le difficoltà finanziarie lavoratori. L'andamento negativo dell'incontro di ieri ha ulteriormente rilanciato le iniziative: se non c'è un cambio di rotta da parte di Fiat, c'è il rischio che la conflittualità continui nei prossimi giorni. Che si allarghi il solco tra l'azienda e lavoratori non è interesse nostro ma neanche dell'azienda».
Notizie correlate
- QUINTO GIORNO DI SCIOPERI SUL PREMIO
- QUARTO GIORNO DI SCIOPERI ALLA FIAT
- AIRAUDO: ”SERVE UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE”
- LA FIAT NON PAGA IL PREMIO DI RISULTATO
- TERZO GIORNO DI SCIOPERI IN FIAT SUL PREMIO
- MANITAL IN SCIOPERO SUL PREMIO DI RISULTATO
- SETTIMO GIORNO DI SCIOPERI IN FIAT
- IVECO E MIRAFIORI, ANCORA SCIOPERI SUL PREMIO
- SCIOPERO A MIRAFIORI SUL PREMIO DI RISULTATO
- OERLIKON GRAZIANO: L’AZIENDA CHIAMA LA POLIZIA