10.03.2014

BETONE STILE E R&D, QUANTI PROBLEMI

Passati alcuni mesi dal presidio, i problemi dei lavoratori di Bertone Stile e Bertone R&D sono ancora aperti.

Bertone Stile (di proprietà all'80% di Lilly Bertone e al 20% di una finanziaria) è in liquidazione, è stato richiesto il concordato preventivo “in bianco” (inizialmente concesso per 60 giorni e prorogato, su richiesta dell’azienda, di altri 60 giorni) e sono stati nominati dal tribunale di Torino sia il commissario che il consulente del lavoro, il che determina un percorso definito.

Per Bertone R&D (di proprietà al 90% di Bertone 100 – che detiene il marchio Bertone –, al 5% di Marco Filippa e al 5% altri) la situazione è ancora più drammatica. L'azienda infatti ha fino a luglio 2014 in carico i lavoratori ex Tedi (proprietà al 100% di Marco Filippa) per cui è stato richiesto il concordato in bianco; inoltre l’amministratore delegato Marco Filippa si è di nuovo reso irreperibile, più nessuno è presente in azienda e i lavoratori sono alle prese con problemi pratici che a causa dell’azienda sono irrisolvibili: non sono stati consegnati i Cud nei termini di legge per cui i lavoratori non possono presentare la dichiarazione dei redditi; non sono stati consegnati i listini paga delle mensilità non corrisposte (ottobre, novembre, dicembre e tredicesima) e a causa di questo i lavoratori non riescono a ottenere dalle banche l’anticipo della cassa integrazione straordinaria e di conseguenza molti di loro si trovano in condizioni drammatiche per mancanza di soldi; non vengono rendicontate le ore di cassa integrazione ordinaria e in deroga per cui l’Inps, pur essendo approvato la cassa, non procede al pagamento; non viene data alcuna informazione in merito alla situazione aziendale.

Molti lavoratori Bertone R&D (almeno 30) si sono rivolti all’ufficio vertenze della Fiom-Cgil per il recupero dei propri crediti e, visto che da parte aziendale non è arrivata alcuna risposta, le pratiche sono ormai nella fase legale. A fronte di questa situazione i lavoratori si vedono costretti a tutte le denunce del caso.

Marinella Baltera, della Fiom-Cgil, dichiara: «È incomprensibile e irresponsabile questo atteggiamento, non si capisce perché si dichiara di avere trovato i finanziamenti per proseguire l’attività e acquisire le commesse di Bertone Stile per poi sparire. L’amministratore delegato si è dimostrato una persona non seria né affidabile, non avendo più volte mantenuto la parola data. Non sappiamo se la proprietà, la signora Lilly Bertone, sia a conoscenza della situazione ma visto che ha più volte dichiarato di avere a cuore la situazione dei dipendenti le chiediamo di intervenire con urgenza per risolvere sia gli obblighi amministrativi sia per definire cosa ne sarà dei lavoratori Bertone R&D visto che si erano impegnati a chiedere il concordato se non avessero trovato i finanziatori per pagare gli arretrati. Concordato che doveva essere richiesto entro il 2013 e che ad oggi non è stato presentato con l’aggravante che sono tutti irreperibili».

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