18.02.2014

IL GRUPPO CIR VERSO IL CONCORDATO

Il Gruppo Cir (Compagnia italiana rimorchi), primo gruppo industriale in Italia per la costruzione di rimorchi, ha deciso di presentare richiesta di concordato.

Questa decisione mette una seria ipoteca sul futuro dei 400 dipendenti dell'azienda, nei tre stabilimenti di Nichelino, Tocco di Casauria (Pescara) e Verona. La criticità della situazione della Cir (ex Viberti) era emersa la scorsa settimana, per via dei bassi volumi produttivi, dell'alto indebitamento e della mancanza di liquidità, più volte denunciata dalle società.

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «È l'ennesimo episodio della crisi industriale che investe il nostro territorio, in particolare nel settore automotive, alla faccia della ripresa tanto auspicata e annunciata. La verità è che sempre più lavoratori perdono il posto e non si vedono politiche di contrasto adeguate».

Antonio Citriniti, della Fiom-Cgil, dichiara: «Questa brutta notizia conferma purtroppo le nostre preoccupazioni: 400 posti di lavoro sono a forte rischio e salta completamente la prospettiva di un nuovo stabilimento travolgendo la possibilità di ricollocazione dei lavoratori di Nichelino, su cui come Fiom-Cgil avevamo lavorato e che la Fim-Cisl aveva ostacolato».

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