27.11.2008

OLIVETTI - Siglata ipotesi di accordo

La Fiom-Cgil rende noto che oggi, giovedì 27 novembre, nella sede di Confindustria di Ivrea, è stata siglata un'ipotesi di accordo, tra la dirigenza aziendale e le organizzazioni sindacali, sul piano industriale dell'Olivetti.
Le novità, rispetto al piano presentato a ottobre, estremamente importanti e ottenute durante la più grave crisi economica mondiale dal dopoguerra ad oggi e in una situazione finanziaria pesantissima dell'azienda, sono sostanzialmente tre.
CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA: I mesi di cassa integrazione straordinaria scendono da 12 a 7 e mediamente si prevede che ogni lavoratore ne faccia circa 4.
SALARI: L'azienda si è impegnata a fornire un sostegno al reddito per i lavoratori in Cigs di 500 euro al mese per operai e impiegati fino al 5 livello, consentendo così di mantenere quasi il salario intero; per i livelli superiori l'indennità dell'azienda consentirà di raggiungere l'80% della retribuzione effettiva.
SPOSTAMENTI: si cerca di limitare al massimo gli spostamenti di lavoratori tra Canavese e Valle d'Aosta.
L'ipotesi di accordo prevede anche un limatura rispetto agli esuberi inizialmente annunciati e formalizza gli impegni dell'azienda nello sviluppo di alcune attività industriali, come le sinergie con Telecom per fornire supporto nel campo dell'Information Tecnology alle piccole medie imprese, e l'ipotesi di sviluppare applicazioni per la tecnologia delle testine a getto di inchiostro (della cui tecnologia Olivetti è tuttora uno dei maggiori detentori) nel campo tessile e bio-medico. È poi prevista l'apertura di una trattativa ad hoc nelle prossime settimane che riguarderà il tema molto delicato degli orari di lavoro e delle condizioni economiche dei lavoratori che verranno ricollocati nelle attività di call center.
L'ipotesi registra altresì in modo formale il parere negativo del sindacato rispetto alle linee guida del piano industriale stesso, che prevede la chiusura dello stabilimento di Agliè e spostamento delle attività residue tra Arnad e l'indotto; abbandono della produzione del “multifunzionale” e ridimensionamento di Arnad; 260 esuberi circa distribuiti soprattutto tra Agliè, Arnad e palazzo uffici in parte ricollocati in un'attività di "caring" per la clientela di Telecom a Scarmagno (180 persone) e in parte accompagnati verso la pensione; concentramento della ricerca e sviluppo di Scarmagno e Agliè a palazzo uffici.
Federico Bellono, della Fiom di Ivrea, dichiara: «Le linee del piano al momento non cambiano tanto che l'accordo registra in modo formale il parere negativo del sindacato e della Fiom in particolare. La scelta dell'accordo ci consente di meglio tutelare i lavoratori sia nei vari spostamenti che sono previsti, sia dal punto di vista salariale. Purtroppo i margini di manovra della dirigenza Olivetti sono molto limitati e dipendono in gran parte dalle scelte della casa madre Telecom. Nell'ipotesi di accordo si rafforza l'impegno a incalzare l'azienda e il suo gruppo dirigente affinchè alcune prospettive di carattere industriale trovino effettiva concretizzazione».
L'ipotesi di accordo passerà ora al vaglio del voto delle assemblee dei lavoratori, che nel Canavese si svolgeranno martedì.
(27 novembre 2008)

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