02.02.2009
SCIOPERO 13 FEBBRAIO - Online tutte le info
Tutte le informazioni, i materiali, i volantini in vista dello sciopero generale delle categorioe Fp e Fiom del 13 febbraio si possono trovare sul sito internet www.unitanticrisi.it .
Riportiamo di seguito l'appello dei segretari generali Carlo Podda e Gianni Rinaldini
La crisi dell'economia finanziaria internazionale si è rapidamente trasformata in crisi dell'economia reale ed ha messo in evidenza i limiti e le distorsioni di un modello di sviluppo basato sul presupposto dell'assenza di un limite allo sviluppo stesso e sulla riduzione delle retribuzioni.
E' emerso con chiarezza come questo modello abbia costruito nel nostro Paese una società caratterizzata da una distribuzione ineguale della ricchezza, dall'aumento delle disuguaglianze, dal blocco della mobilità sociale, dalla mancanza di sicurezza e dalla precarizzazione del lavoro.
Si sono costruiti per questa via i presupposti per un lavoro che divide lavoratrici e lavoratori, nativi e migranti, Nord e Sud del Paese, lavoratori privati e lavoratori pubblici.
Il Centro Destra, insieme alle organizzazioni imprenditoriali, ha legislativamente, culturalmente e socialmente devastato ogni idea di solidarietà ed unità del lavoro liquidando progressivamente diritti di cittadinanza e del lavoro.
Ha iniziato a demolire la struttura dello Stato sociale dalla Sanità alla Previdenza, al Diritto allo studio, pure garantiti dalla Costituzione e frutto delle lotte e delle conquiste delle lavoratrici e dei lavoratori.
In questo quadro è stato annunciato un nuovo intervento peggiorativo sulle pensioni.
La crisi odierna, di cui il Governo cerca di nascondere le dimensioni, mette in evidenza la necessità di affermare politiche contrarie a quelle sin qui prevalenti attraverso l'estensione dell'accesso universale al diritto alla salute, all'istruzione, alla continuità di un rapporto di lavoro stabile e sicuro.
Vanno affermate politiche redistributive attraverso la diminuzione del prelievo fiscale sul reddito da lavoro dipendente.
Va sconfitta la proliferazione di tanti modelli contrattuali che hanno in comune solo la diminuzione programmata delle retribuzioni e la fine dell'autonomia della contrattazione integrativa.
Va garantita, da subito, la continuità di ogni rapporto di lavoro, evitando licenziamenti e garantendo il rinnovo di tutti i rapporti di lavoro precari.
Va estesa e incrementata la rete degli ammortizzatori sociali al fine di tutelare tutte e tutti, nativi e migranti, lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato.
Va estesa e incrementata la rete degli ammortizzatori sociali al fine di tutelare tutte e tutti,
nativi e migranti, lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato.
Vanno messe in campo politiche di finanziamento e salvaguardia non solo delle banche, ma delle aziende e dei sistemi di welfare, analogamente a quanto si sta discutendo e decidendo nei singoli Stati dell'Unione Europea e negli USA.
Il Governo italiano è invece l'unico governo del mondo che non ha cambiato le politiche decise nella scorsa estate, con il risultato che non si vedono iniziative di sostegno dei redditi e quindi di rilancio dei consumi e della produzione.
Anche le supposte e sbandierate politiche di rigore del bilancio pubblico hanno in realtà impedito e depresso, prima ancora della crisi, le dinamiche dello sviluppo, creando in otto mesi il quasi raddoppio del rapporto deficit/PIL.
In questo stesso giorno si svolgerà a Roma una grande manifestazione nazionale con cortei e comizio a Piazza S. Giovanni:
Guarda il video della conferenza stampa
Riportiamo di seguito l'appello dei segretari generali Carlo Podda e Gianni Rinaldini
La crisi dell'economia finanziaria internazionale si è rapidamente trasformata in crisi dell'economia reale ed ha messo in evidenza i limiti e le distorsioni di un modello di sviluppo basato sul presupposto dell'assenza di un limite allo sviluppo stesso e sulla riduzione delle retribuzioni.
E' emerso con chiarezza come questo modello abbia costruito nel nostro Paese una società caratterizzata da una distribuzione ineguale della ricchezza, dall'aumento delle disuguaglianze, dal blocco della mobilità sociale, dalla mancanza di sicurezza e dalla precarizzazione del lavoro.
Si sono costruiti per questa via i presupposti per un lavoro che divide lavoratrici e lavoratori, nativi e migranti, Nord e Sud del Paese, lavoratori privati e lavoratori pubblici.
Il Centro Destra, insieme alle organizzazioni imprenditoriali, ha legislativamente, culturalmente e socialmente devastato ogni idea di solidarietà ed unità del lavoro liquidando progressivamente diritti di cittadinanza e del lavoro.
Ha iniziato a demolire la struttura dello Stato sociale dalla Sanità alla Previdenza, al Diritto allo studio, pure garantiti dalla Costituzione e frutto delle lotte e delle conquiste delle lavoratrici e dei lavoratori.
In questo quadro è stato annunciato un nuovo intervento peggiorativo sulle pensioni.
La crisi odierna, di cui il Governo cerca di nascondere le dimensioni, mette in evidenza la necessità di affermare politiche contrarie a quelle sin qui prevalenti attraverso l'estensione dell'accesso universale al diritto alla salute, all'istruzione, alla continuità di un rapporto di lavoro stabile e sicuro.
Vanno affermate politiche redistributive attraverso la diminuzione del prelievo fiscale sul reddito da lavoro dipendente.
Va sconfitta la proliferazione di tanti modelli contrattuali che hanno in comune solo la diminuzione programmata delle retribuzioni e la fine dell'autonomia della contrattazione integrativa.
Va garantita, da subito, la continuità di ogni rapporto di lavoro, evitando licenziamenti e garantendo il rinnovo di tutti i rapporti di lavoro precari.
Va estesa e incrementata la rete degli ammortizzatori sociali al fine di tutelare tutte e tutti, nativi e migranti, lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato.
Va estesa e incrementata la rete degli ammortizzatori sociali al fine di tutelare tutte e tutti,
nativi e migranti, lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato.
Vanno messe in campo politiche di finanziamento e salvaguardia non solo delle banche, ma delle aziende e dei sistemi di welfare, analogamente a quanto si sta discutendo e decidendo nei singoli Stati dell'Unione Europea e negli USA.
Il Governo italiano è invece l'unico governo del mondo che non ha cambiato le politiche decise nella scorsa estate, con il risultato che non si vedono iniziative di sostegno dei redditi e quindi di rilancio dei consumi e della produzione.
Anche le supposte e sbandierate politiche di rigore del bilancio pubblico hanno in realtà impedito e depresso, prima ancora della crisi, le dinamiche dello sviluppo, creando in otto mesi il quasi raddoppio del rapporto deficit/PIL.
- l ricorso alla cassa integrazione ha raggiunto livelli mai toccati.
- Si stima che nei primi mesi dell'anno più di un milione di lavoratori precari resterà senza lavoro.
- Sono stati fatti accordi separati nel settore pubblico che valgono una social card, violando le vigenti leggi sulla democrazia sindacale.
- Si stanno manomettendo le leggi sul lavoro al solo scopo di renderlo ancora più precario, mentre gli unici interventi che si attuano per la sicurezza sul lavoro hanno il fine di diminuire le sanzioni per le aziende.
In questo stesso giorno si svolgerà a Roma una grande manifestazione nazionale con cortei e comizio a Piazza S. Giovanni:
- Per la dignità del lavoro.
- Per l'unità dei lavoratori privati e pubblici.
- Per l'aumento delle detrazioni fiscali e l'adeguamento automatico all'inflazione.
- Per dare continuità del rapporto di lavoro a chi oggi è precario.
- Per un welfare più esteso ed inclusivo.
- Per una P. A. funzionante che sia per i cittadini e le imprese strumento di sostegno e legalità.
- Per la salvaguardia di tutte le imprese in difficoltà anche attraverso interventi pubblici mirati al mantenimento dell'occupazione.
- Contro un nuovo intervento peggiorativo sulle pensioni.
- Contro gli accordi separati ed i contratti truffa.
- Per il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a votare sui loro contratti.
Guarda il video della conferenza stampa
Notizie correlate
- RINALDINI - ”Vincoli sociali sugli aiuti all’auto”
- ASSEMBLEA - Pubblici e privati uniti contro la crisi
- SCIOPERO GENERALE FP E FIOM
- SCIOPERO NAZIONALE A MILANO
- 9 OTTOBRE: SCIOPERO E MANIFESTAZIONE A MILANO
- FESTA FIOM, UN SUCCESSO. GRAZIE A TUTTI VOI!!!
- Direttivi uniti Fiom-Cgil
- ECCO IL NUOVO SITO
- TORNA LA FESTA DELLA FIOM
- Sciopero alla Lucchini