10.07.2014

DE TOMASO, DE MARTINO: ”SERVE UN TAVOLO AL MINISTERO”

Giovedì 10 luglio, nella sede dell'assessorato al Lavoro di via Magenta, si è svolto un incontro sulla situazione della De Tomaso di Grugliasco, a cui erano presenti l'assessore al Lavoro della Regione Piemonte Gianna Pentenero, l'assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte Giuseppina De Santis, il curatore fallimentare, le organizzazioni sindacali e i delegati dei lavoratori. L'incontro è stato organizzato in vista della scadenza della cassa integrazione in deroga il 4 settembre, con il conseguente rischio che i 950 dipendenti siano licenziati a partire da quella data.

Nel corso dell'incontro, gli assessori hanno dichiarato di essersi impegnati a far sì che il decreto per la cassa integrazione in deroga che scade il 4 settembre sia firmato dai due ministeri: dopo la firma del ministero del Lavoro manca infatti ancora quella del ministero dell'Economia. Quest'ultima firma è però necessaria affinché sia erogata l'indennità di cassa, che i lavoratori non percepiscono da tre mesi.

Gli assessori hanno inoltre comunicato che premeranno sul ministero per acquisire un'ulteriore proroga della cassa: tale proroga è però di difficile realizzazione perché non esisterebbero allo stato attuale le condizioni per accedervi. Condizioni che sono inficiate dal perdurare del contenzioso sui marchi, oggetto di contese legali e di speculazioni: l'eventuale offerente non sarebbe quindi nelle condizioni di poterlo utilizzare.

Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil, e Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiarano: «La questione del rinnovo della cassa non può essere solo affrontata dal punto di vista tecnico-giuridico ma deve essere valutata in primo luogo sotto il profilo dell'impatto sociale, perché in ballo ci sono 950 posti di lavoro tra la Toscana e il Piemonte. Per questa ragione abbiamo chiesto la convocazione urgente di un tavolo nazionale al ministero del Lavoro in cui tutti i soggetti politici e istituzionali, oltre che il curatore fallimentare, affrontino il problema da un punto di vista politico per evitare i licenziamenti di massa. A questo tavolo la Regione Piemonte dovrà essere presente con i suoi massimi rappresentanti politici perché la discussione è legata anche alla ridefinizione dei criteri sull'erogazione a livello nazionale della cassa in deroga, sui cui è aperta una discussione fra Regioni e Governo».

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