DAYCO - Corteo a Chivasso, sciopero ad Airasca
Si
è svolto stamattina, venerdì
31 ottobre,
il corteo dei lavoratori dello stabilimento Dayco
di Chivasso,
di cui ieri è stata annunciata la chiusura, in cui lavorano
470
persone.
Gli oltre 300
lavoratori presenti al corteo,
dopo essere passati davanti all'imbocco dell'autostrada, hanno
sfilato per le vie del centro cittadino e sono stati ricevuti
dal
sindaco.
Il Comune ha deciso di attivarsi per una convocazione
rapidissima di
un tavolo
istituzionale,
con Provincia
e
Regione
sulla
Dayco. Ieri notte, circa 150
dipendenti hanno
anche dormito
davanti ai
cancelli
dell'azienda,
dove si sono vissuti momenti di forte tensione.
Oggi,
dopo le assemblee, si sono fermati
anche
i 465
dipendenti dello
stabilimento
di
Airasca,
con un'adesione
totale alle
due ore di sciopero. Il piano della Dayco infatti prevede la chiusura
dello stabilimento di Chivasso,
che è
di proprietà ed
è da poco costruito (mentre quello di Airasca
è in affitto),
ma anche una riorganizzazione
produttiva interna che
coinvolge i lavoratori anche di Airasca.
Giorgio
Airaudo,
segretario provinciale Fiom, dichiara: «È inaccettabile
che imprese multinazionali
che
hanno goduto
di
finanziamenti
pubblici italiani per
costruire gli stabilimenti e formare i lavoratori scappino al primo
accenno di crisi. Respingiamo
i licenziamenti
e
chiediamo che le istituzioni, Comune, Provincia, Regione e Governo,
impediscano lo sciacallaggio delle multinazionali a danno del
territorio e dei lavoratori italiani, e fermino la delocalizzazione
della Dayco fuori dal territorio italiano».
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