Rinaldini sulla riforma contrattuale
COMUNICATO STAMPA
Contratti. Fiom: “Inaccettabile il documento
della Confindustria. Aprire un negoziato con tutte le associazioni
imprenditoriali e col Governo. Necessarie iniziative di
mobilitazione”
Si è riunito oggi, a Roma, il Comitato
centrale della Fiom-Cgil, i cui lavori sono stati aperti dalla
relazione introduttiva del Segretario generale, Gianni Rinaldini.
Tale relazione si è incentrata su una valutazione dello stato
del confronto aperto tra le confederazioni sindacali e la
Confindustria e, in particolare, sul documento consegnato dalla
stessa Confindustria ai sindacati nella giornata di venerdì 12
settembre. Al termine del dibattito che ha fatto seguito alla
relazione, il Comitato centrale Fiom ha approvato all’unanimità
un documento di cui riportiamo ampi stralci.
“La piattaforma sindacale sulla struttura
contrattuale, al di là dei giudizi che su di essa sono stati
espressi, non è scindibile ma parte di una proposta
complessiva che riguarda l’universalità del sistema e la
politica del Governo su fisco, prezzi, precarietà e Stato
sociale.”
“Questo è stato il mandato del Comitato
direttivo della Cgil e in questo modo la piattaforma è stata
presentata e illustrata ai delegati e nelle assemblee che si sono
svolte nei luoghi di lavoro.”
“In assenza di questo quadro generale, cambiano
significato i diversi capitoli della stessa piattaforma, esponendo la
nostra organizzazione a rischio di essere oggetto di una pura
operazione politica.”
“Con la presentazione del documento da parte della
Confindustria, la Fiom considera esaurita questa fase di confronto.”
“In una dinamica negoziale, dove i fatti ed i comportamenti
valgono più di qualsiasi documento, continuare il confronto
dopo che la controparte ha presentato un’ipotesi di accordo vuol
dire accedere all’ipotesi di tentare un accordo con la
Confindustria, accettando il superamento dell’universalità
della struttura contrattuale, e permettere al Governo di agire
liberamente sulle scelte fatte e su quelle annunciate in materia di
fisco, precarietà e Stato sociale.”
“Il Comitato centrale della Fiom considera
inaccettabile il documento della Confindustria a partire dal suo
impianto complessivo, da cui derivano le diverse proposte.”
“Tutto viene totalmente subordinato alle esigenze
delle imprese, annullando l’autonomia del sindacato fino ad
arrivare a descrivere un’architettura di controllo dei
comportamenti dei diversi soggetti sociali.”
“Il Contratto collettivo nazionale di lavoro
diventa, in questo modo, strumento di programmazione della riduzione
del potere d’acquisto delle retribuzioni delle lavoratrici e dei
lavoratori, con il superamento di fatto della titolarità
negoziale delle categorie.”
“Allo stesso tempo, il Ccnl diventa strumento
regolatore per definire i confini della contrattazione aziendale con
la possibilità di prevedere deroghe che rompono il vincolo di
solidarietà generale.”
“La contrattazione aziendale viene limitata ad
ambiti precisi, cioè a materie delegate dal Ccnl, e gli
aumenti retributivi possono essere soltanto variabili, legati alla
redditività e alla produttività di ogni singola
impresa.”
“Gli Enti bilaterali tra Associazioni industriali
e sindacali intervengono e gestiscono su tutti gli aspetti più
rilevanti dello Stato sociale, a partire dalla formazione e dal
collocamento.”
“Vi sono altri aspetti inaccettabili nella
proposta della Confindustria, ma ciò che vogliamo sottolineare
in questa fase è relativo al fatto che l’insieme della
proposta configura un cambiamento di ruolo e funzione del sindacato
che non può certo avvenire attraverso un negoziato sindacale.”
“Pare evidente il rapporto tra questa proposta e l’iniziativa
del Governo perché, in qualche modo, prefigura la traduzione
in scelte del Libro verde presentato dal Governo stesso, così
come l’impianto della struttura contrattuale è concepito
anche in funzione dell’intervento preannunciato da parte del
Governo che rende strutturale la detassazione di straordinari e premi
di risultato, senza alcun intervento di riduzione fiscale per
l’insieme delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati.”
“Il Comitato centrale della Fiom condivide la
posizione espressa dal Comitato direttivo della Cgil contro la
politica sociale del Governo e della Confindustria.”
“Il Comitato centrale della Fiom ritiene a questo
punto concluso il confronto con la Confindustria, considera
inaccettabile il documento presentato e propone che si apra il
negoziato con tutte le associazioni imprenditoriali e con il Governo
sulla piattaforma presentata dalle Organizzazioni sindacali, con
l’obiettivo di cambiare in profondità le posizioni e le
scelte del Governo e delle controparti imprenditoriali.”
“È necessario sostenere questo diverso
confronto con le adeguate iniziative di mobilitazione e, in questo
senso, valutiamo positivamente la giornata del 27 settembre come
inizio di un percorso che deve costruire anche momenti di
mobilitazione nazionale.”
“Il Comitato centrale della Fiom dà mandato
alla Segreteria, in relazione allo sviluppo del confronto nazionale,
di convocare l’Assemblea nazionale dei delegati Fiom.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 15 settembre 2008