02.09.2014

SARA’ LANDINI A APRIRE «FIUMANA 2014»

Martedì 2 settembre, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di «Fiumana 2014», la festa della Fiom-Cgil e dei metalmeccanici torinesi.

La festa si svolgerà da venerdì 5 a sabato 13 settembre, ai giardini Ginzburg di corso Moncalieri 18 (vicino alla Gran Madre) e prevede nove giorni di dibattiti, spettacoli, presentazioni di libri e concerti. L'edizione di quest'anno è accompagnata dalla frase «Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme, e non solo uno per uno», di Enrico Berlinguer, di cui quest'anno ricorre il trentennale dalla scomparsa.

A aprire la festa, venerdì 5, alle ore 14, sarà l'assemblea dei delegati Fiom-Cgil torinesi, che sarà conclusa dal segretario generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini; la giornata proseguirà poi alle 21 con il dibattito «Politica e lavoro: non c'è più tempo, dalle parole ai fatti», cui parteciperanno lo stesso Landini, Giuseppe Civati, deputato del Pd, Curzio Maltese, parlamentare europeo eletto nelle liste dell'Altra Europa con Tsipras, Giorgio Airaudo, deputato indipendente di Sel, e il giornalista Luca Telese. Durante la festa inoltre, si raccoglieranno le firme per il referendum contro il fiscal compact e per un cambiamento delle politiche europee.

Nel corso della conferenza stampa è stato fatto anche il punto sulla situazione industriale del territorio. Tra le aziende metalmeccaniche monitorate dalla Fiom-Cgil, quelle che stanno facendo ricorso ad ammortizzatori sociali sono 200, per un totale di 22 mila lavoratori: di queste, 130, per un totale di 14 mila lavoratori, stanno utilizzando strumenti diversi dalla cassa integrazione ordinaria, come la cassa in deroga, i contratti di solidarietà, fino alle procedure concorsuali e alla mobilità.

In allegato, il programma completo della festa.

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «La festa vuole essere un'occasione di confronto non solo sulle questioni locali ma anche sui temi nazionali e internazionali. Siamo infatti convinti che per uscire dalla crisi che dura ormai da sei anni siano necessari interventi di carattere strutturale che riguardano le politiche industriali del paese: temi che però sono assenti dal dibattito pubblico di questi giorni. Sia a livello locale che nazionale è tempo di passare dalla politica degli annunci a quella dei fatti»

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