23.10.2008

OLIVETTI - Nuovo piano industriale. Airaudo: Solita eutanasia

Si è svolto oggi, giovedì 23 ottobre, presso la sede di Ivrea della Confindustria, un incontro tra la direzione dell'Olivetti e le organizzazioni sindacali e le Rsu di tutti gli stabilimenti italiani. Durante l'incontro, l'amministratore delegato dell'azienda Francesco Forlenza ha presentato il nuovo piano industriale. Il piano della Olivetti, che ad oggi occupa 1100 dipendenti, sostanzialmente, prevede una riduzione delle attività produttive, con il totale abbandono della produzione di apparecchi multifunzionali (fax-scanner-fotocopiatrici), il ricorso a cassa integrazione e mobilità e la riconversione di 180 lavoratori presso un nuovo call center a Scarmagno.




In particolare, è prevista la chiusura dello stabilimento di Agliè, dove attualmente lavorano 180 persone, e il ridimensionamento di quello di Arnad in Valle d'Aosta, che passerà dai 300 dipendenti di oggi a circa 200. La previsione è di circa 260 esuberi totali. Per 180 di essi è previsto un anno di cassa integrazione, con attività di formazione, e il ricollocamento in attività di call center per conto Telecom, dislocate a Scarmagno. Per gli altri 80 si prevede il ricorso ad ammortizzatori sociali, come mobilità verso la pensione. Con una scelta in netta controtendenza rispetto al management precedente, viene così totalmente abbandonato il segmento di produzione di apparecchi multifunzionali, vero core business su cui si erano concentrati gli investimenti del piano industriale del 2005.



Il nuovo piano apre altresì due possibili ipotesi: una sinergia con Telecom per fornire supporto nel campo dell'Information tecnologies alle piccole medie imprese, e l'ipotesi di sviluppare applicazioni per la tecnologia delle testine a getto di inchiostro (della cui tecnologia Olivetti è tuttora uno dei maggiori detentori) nel campo tessile e bio-medico. Ma per ora si tratta appunto di scenari virtuali dai contorni alquanto incerti.



Federico Bellono, segretario della Fiom-Cgil di Ivrea, dichiara: «Un piano industriale deludente e che segna un ulteriore ridimensionamento dell'attività produttiva: di questo passo Olivetti finirà per essere solo una delle tante aziende di servizi della galassia Telecom, con lo svilimento della professionalità dei lavoratori e la dispersione di un'enorme patrimonio industriale e tecnologico. Dopo oltre un anno di attesa e la delusione per il mancato accordo con Kodak speravamo in qualcosa di più: questo piano prende atto del fallimento della gestione precedente ma non indica vere prospettive produttive, come dimostrano la chiusura dello stabilimento di Agliè e il ridimensionamento di quello di Arnad».



Giorgio Airaudo, segretario provinciale della Fiom-Cgil, aggiunge: «Continua l'eutanasia della missione industriale dell'Olivetti, e in modo beffardo ciò avviene proprio nell'anno del centenario. Sull'Olivetti in questi anni in tanti hanno speculato ma si sono perse una dopo l'altro tutte le occasioni di rilancio».


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