03.12.2008

LA NOTA - Combattere la crisi e le morti sul lavoro

Siamo di fronte a una fase estremamente critica, stiamo vivendo una crisi senza precedenti. A Torino 500 aziende e oltre 33.000 lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria. In questo momento, la nostra priorità è unire tutti i lavoratori, impedire i licenziamenti dei precari, allargare gli ammortizzatori sociali a chi non ne ha diritto (come i lavoratori delle imprese artigiane) e aumentare la copertura della cassa integrazione, che deve tornare all'80% dell'ultima retribuzione.



Dobbiamo incalzare il governo, gli enti locali e le nostre controparti perché vengano dati aiuti non solo a banche e imprese ma anche ai lavoratori, e perché si trovi un punto di ripartenza in nuove produzioni a basso impatto ambientale e energetico.


Questa settimana ricorre poi l'anniversario della strage Thyssenkrupp, che proprio un anno fa costò la vita a sette lavoratori. La Fiom-Cgil ha scelto di ricordare questo drammatico incidente con un'assemblea nazionale dei delegati per la sicurezza con l'obiettivo di costituirsi parte civile in tutti i processi per incidenti sul lavoro: perché le leggi buone ci sono ma servono anche sanzioni per costringere manager e imprese a rispettarle.


Il 12 dicembre, infine la Fiom, insieme con tutta la Cgil, è chiamata allo sciopero generale contro le politiche del governo, che non sostiene il lavoro dipendente ma si limita a elemosine, e contro Confindustria, che vuole eliminare il sindacato dai luoghi di lavoro programmando la riduzione dei salari. Tutto ciò è esattamente l'opposto di quello che riteniamo indispensabile in questa fase, cioé combattere la crisi, rilanciare le produzioni e difendere i salari.

Giorgio Airaudo, segretario provinciale Fiom

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