18.01.2011

LA FIOM TORNA DAVANTI A MIRAFIORI

questa mattina, martedì 18 gennaio, la Fiom-Cgil è tornata davanti ai cancelli delle Carrozzerie di Mirafiori, unica tra le organizzazioni sindacali, come promesso ai lavoratori e alle lavoratrici all'indomani del referendum. Al cambio turno, sia sul primo che sul secondo turno, è stato distribuito un volantino dal titolo «A fianco di chi ha avuto il coraggio di votare no. A fianco di chi ha dovuto votare si» ed è stato annunciato ai lavoratori lo sciopero generale dei metalmeccanici, indetto dalla Fiom-Cgil, per venerdì 28 gennaio. Intanto oggi l'azienda ha comunicato un nuovo ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Per gli enti centrali il periodo sarà dal 14 al 27 febbraio e coinvolgerà 1.000 colletti bianchi su circa 5.000. Alle Presse invece dal 14 al 17 febbraio staranno a casa circa 500 persone su 930, mentre il 18, il 24, il 25 febbraio e il 2, 3 e 4 marzo la cassa coinvolgerà tutti i lavoratori.  Infine, l'azienda ha aperto la procedura per l'avvio della cassa integrazione straordinaria per un anno, prevista dall'accordo sul futuro delle Carrozzerie.  Giorgio Airaudo, responsabile del settore auto per la segreteria nazionale della Fiom-Cgil, dichiara: «La Fiat farebbe bene a tenere conto del voto della maggioranza dei suoi operai, visto che la presenza di 20 voti impiegatizi dentro al seggio del turno di notte rende automaticamente certa la maggioranza del "no" tra gli operai, e riapra un negoziato. L'innovazione non si costruisce peggiorando le condizioni di lavoro e limitando le libertà: così si rischia solo di aumentare il conflitto e la frammentazione sociale. Infine, trovo grave che si pensi di proseguire fabbrica per fabbrica, giocando a poker con il paese, mettendo pressione ai lavoratori di ogni stabilimento e di ogni comunità locale ma purtroppo tutto questo è possibile perché il governo non ha un tavolo nazionale sul futuro dell'autoveicolo e dell'automobile in Italia. Marchionne dice di essere pronto a portare le retribuzioni degli operai italiani ai livelli dei colleghi francesi e tedeschi ma per adesso ai salari dei lavoratori mancano 1.200 euro perché la Fiat ha tagliato i premi aziendali. E se un'impresa va bene ci mancherebbe solo che non redistribuisse i profitti anche ai lavoratori: in quel caso credo che i lavoratori preferirebbero i cash dei contanti all'azzardo delle azioni». Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cil, dichiara: «Abbiamo voluto onorare l'impegno assunto con i lavoratori nei giorni scorsi e cioè che saremmo stati immediatamente presenti alla ripresa del lavoro qualunque fosse stato il risultato della consultazione, anche per rimarcare la nostra presenza all'interno della fabbrica. Abbiamo voluto annunciare ai lavoratori di Mirafiori prima che altrove lo sciopero generale del 28 non solo perché a quella data i lavoratori saranno in cassa integrazione ma anche per far presente che le ragioni della mobilitazione nascono in primo luogo dalle vicende di Pomigliano e Mirafiori stessa. L'ulteriore annuncio di cassa integrazione sottolinea l'urgenza di confronto con Fiat relativo a tutto lo stabilimento e non solo alla Carrozzeria, tanto più che gli enti centrali rappresentano la testa delle attività industriali». 

mirafiori

  • La porta 2 a Mirafiori La porta 2 a Mirafiori