02.05.2013

CASSA A MIRAFIORI, SENZA INVESTIMENTI

Giovedì 2 maggio, nella sede dell'assessorato al Lavoro della Regione Piemonte si è svolto un incontro tra la Fiat, la Regione e le organizzazioni sindacali in merito alla cassa integrazione straordinaria per le Carrozzerie di Mirafiori. Un centinaio di lavoratori di Mirafiori e della aziende dell'indotto auto ha seguito l'incontro con un presidio davanti alla sede regionale.

L'azienda ha infatti chiesto di cambiare la causale della cassa integrazione già in atto, che si concluderà a settembre 2013, e che la Fiom-Cgil a suo tempo aveva sottoscritto, da “ristrutturazione” a “riorganizzazione”, tipologia quest'ultima che non prevede obbligatoriamente investimenti sul prodotto. L'azienda ha motivato questa decisione come conseguenza del cambiamento del piano industriale, che intende collocare Mirafiori all'interno del cosiddetto “polo del lusso”.

La Fiom-Cgil non ha firmato il cosiddetto “verbale di esame congiunto” per non legittimare a posteriori i mancati investimenti per i nuovi prodotti a Mirafiori, dovuti non solo alle condizioni di mercato ma alle scelte industriali che hanno portato la Fiat a localizzare altrove i modelli inizialmente previsti per il sito torinese. Inoltre, i ritardi già accumulati in questi anni hanno determinato la perdita di 4.800 posti di lavoro (dal 2008 ad oggi) nelle aziende dell'indotto auto.

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Questa decisione è inaccettabile perché non fa che confermare l'incertezza sul futuro di Mirafiori, impianto per il quale da anni non sono previsti nuovi prodotti. Inoltre, rimane la preoccupazione sul fatto che l'ipotizzato polo torinese del lusso, che oltre a Mirafiori comprende le produzioni avviate nello stabilimento Maserati di Grugliasco (ex Bertone), possa assorbire tutti i lavoratori torinesi dell'auto. Il cambio di causale della cassa integrazione non è un semplice fatto burocratico ma è una legittimazione a posteriori delle scelte dell'azienda e per questo chiediamo formalmente che si apra un confronto al ministero del Lavoro, cioé il livello istituzionale chiamato ad autorizzare ad erogare la cassa».

Il presidio davanti alla Region

  • Il presidio dei lavoratori davanti alla Region Il presidio dei lavoratori davanti alla Region