10.04.2013

BERCO, PER LE ISTITUZIONI IL PIANO E’ IRRICEVIBILE

Mercoledì 10 aprile, una riunione a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, sulla situazione della Berco: all'incontro era presente il sottosegretario Claudio De Vincenti, la Thyssenkrupp (proprietaria della Berco), le organizzazioni sindacali, nonché le istituzioni locali dell'Emilia Romagna (Regione, Provincia di Ferrara, deputati), regione in cui la Berco conta oltre 2.000 dipendenti.

La Berco, nelle scorse settimane, aveva infatti presentato un piano nazionale di ristrutturazione che contava oltre 600 licenziamenti sui circa 2600 dipendenti e la chiusura dello stabilimento di Busano, che conta 84 addetti.

Il piano è stato giudicato inaccettabile e dunque irricevibile da tutti gli interlocutori istituzionali e sindacali ed è stato chiesto alla proprietà di formularne uno nuovo che non contempli chiusure e licenziamenti e che punti a un vero rilancio del gruppo.

Le parti si ritroveranno mercoledì 17, con anche il ministero del Lavoro, per individuare strumenti di welfare alternativi ai licenziamenti e alla cessata attività.

Fabrizio Bellino, responsabile della Fiom-Cgil di Ivrea, dichiara: «È importante che le istituzioni abbiano condiviso e sostenuto le nostre richieste sindacali: è un primo passo per convincere la proprietà a rivedere il piano e a evitare i licenziamenti. Adesso è anche necessario recuperare le istituzioni locali piemontesi affinché siano presenti all'incontro del prossimo mercoledì».

Fiom

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