13.01.2011

ATTESTATI DI SOLIDARIETA’ ALLA FIOM

NOI STIAMO CON LA FIOM!

Fiat Mirafiori: un modello che sarà generalizzato
L’accordo separato (senza la FIOM-CGIL) alla Fiat Mirafiori del 23 dicembre non è questione che riguarda solo i lavoratori di quello stabilimento. Anzi, non si dovrebbero caricare quegli operai (con un referendun/ricatto) di una responsabilità che riguarda il futuro di tutti i lavoratori e le lavoratrici.Quell’accordo – oltre a prevedere: taglio delle pause, con gravi conseguenze su salute e sicurezza; possibilità di far slittare la mensa a fine turno; 120 ore di straordinario obbligatorie; completa mano libera nella gestione dell’orario con turni anche di 10 ore (dalle 6,00 alle 16,00 e dalle 20,00 alle 6,00); possibile non pagamento dei primi 2 giorni di malattia e mille altre nefandezze – vieta lo sciopero (pena fino al licenziamento) su quanto previsto dall’accordo stesso; abolisce le RSU e permette l’agibilità sindacale (assemblee, delegati, contributi per le tessere, ecc) solo ed esclusivamente a quei sindacati che hanno firmato l’intesa.Un atto antisindacale, antidemocratico ed autoritario. In un sol colpo si peggiorano le condizioni di lavoro e si cancellano diritti inviolabili. Un accordo la cui portata generale è stata immediatamente colta sia da chi ha plaudito a Marchionne, sia da chi ha detto no a questo ricatto. La nuova strada intrapresa non si fermerà a Mirafiori come ieri non si è fermata a Pomigliano.Quello che esprimiamo non è quindi un gesto di solidarietà verso gli operai e operaie di Mirafiori. E’ qualcosa che riguarda noi stessi, il nostro presente e il nostro futuro. Se passa questo “nuovo” modello di relazioni sindacali si cancella in modo definitivo il sistema dei diritti individuali e collettivi nel lavoro. Si mette la parola fine al contratto come difesa collettiva. Tutti siamo più precari.Nessuno è al riparo da questo processo. Colpisce tutti. Privato e Pubblica Amministrazione (Brunetta docet). Industria e servizi. La “cura” Marchionne fa il paio con lo sfoltimento del welfare previsto da Sacconi: l’individuo viene gettato sul mercato, solo, senza diritti e senza dignità.Vogliono far pagare a noi la crisi prodotta da loro, con un peggioramento a tutti i livelli delle condizioni di esistenza in una competizione globale senza fine. Una crisi che finora abbiamo pagato solo noi a vantaggio dei soliti noti (e se lo dice pure Tremonti… !) E poi, dove sono i piani industriali per “Fabbrica Italia”? Una scatola vuota per abbandonare gran parte delle produzioni italiane? Sanno attuare una sola micidiale ricetta: finanziarizzazione e privatizzazione di tutto!Per questo siamo contro gli accordi di Mirafiori e Pomigliano e il 28 gennaio saremo in piazza con la FIOM per battere questo scellerato disegno e costruire la più vasta opposizione sociale, capace di mettere assieme studenti, operai, lavoratori del pubblico impiego, i mille volti della precarietà. Una nuova ricomposizione sociale indispensabile per non farci scaricare addosso i costi della crisi e, al tempo stesso, ri-costruire insieme un’alternativa al disastro economico e sociale, dell’ambiente, che è davanti a noi. RSU Università degli Studi di TorinoRSU Politecnico di Torino Torino 11 gennaio 2011 Documento approvato dalle RSU del Politecnico di Torino e dalle RSU dell’Università degli Studi di Torino, votata da delegati RSU della CGIL, CISL, UIL, USB e COBAS.

MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI DI MIRAFIORI
LA CGIL F.P. DELL'ENTE PROVINCIA RINGRAZIA I TANTI  COLLEGHI CHE HANNO ADERITO ALLA FIACCOLATA DEL 12 GENNAIO A SOSTEGNO DELLA VERTENZA DEI LAVORATORI DELLA FIAT MIRAFIORI.
UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO VA ANCHE ALLA NUTRITA DELEGAZIONE DEI CONSIGLIERI PROVINCIALI DI MAGGIORANZA CHE CON LA PROPRIA PRESENZA HA TESTIMONIATO OLTRE CHE LA CONDIVISIONE DELLE SCELTE OPERATE DALLA C.G.I.L. IN DIFESA DELLA DEMOCRAZIA  ANCHE LA SOLIDARIETA' VERSO I LAVORATORI DI MIRAFIORI.
C.G.I.L. F.P. ENTE PROVINCIA DI TORINO

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